Morgan

Untitled, 2020

“Questo è il mio lavoro su Lennon. Non è intenzionale l’effetto Warhol, anche se lo amo profondamente, in questo caso si tratta di tutt’altra cosa, ovvero: ognuno di questi ritratti di Lennon è composto di tre strati, tre immagini diverse che lo ritraggono in momenti diversi e che sovrapposte combaciano quasi perfettamente sia nelle forme che nell’espressione. Dico “quasi” perché in effetti le tre immagini di partenza, nonostante lo ritraggano in momenti diversi, rivelano delle sottilissime differenze di stato d’animo: più o meno ironia, più o meno sorriso, più o meno assenza. Io le ho sovrapposte combinandole in sedici modi scelti tra le infinite possibilità combinatorie, sia “mixandole” tra loro sia usando il parametro della trasparenza, sia “mutandole” cioè omettendone delle porzioni. Non delle zone, cioè non usando i capelli di una e gli occhi di un’altra, ma piuttosto sgretolandole sfruttando l’ombreggiatura che se estremizzata crea forme simili a mappe geografiche. Ognuna è “una” possibilità , risultante da un equilibrio sempre altro, ma cercato perché io trovassi il ‘mio’ Lennon. Alcuni li ho preferiti ad altri, poi ho pensato di non scegliere più ma di lasciare la scelta libera, e quindi di far scegliere a chi le guarda qual è la migliore. Ecco perché le ho messe tutte insieme, e l’effetto è stato controproducente, cioè: nessuna è piaciuta.“