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Luca Armigero
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Luca Armigero

€ 300

We all shine on

Smalto su tela
100x12cm

Quest’opera è leggibile in due modi: orizzontalmente, come una composizione di frequenze sonore astratte, modulate da linee bianche e nere che ne restituiscono un’idea ottico-sensoriale; verticalmente, con la prospettiva che rivela il testo nella sua forma di poster grafico, rendendolo così leggibile. ‘We all shine on’. Immersi in una frenesia senza senso, percorsi da infinite preoccupazioni, ci dimentichiamo di essere noi stessi, di essere spiriti nati liberi, di inseguire i nostri sogni e di esprimerci per ciò che siamo, di risplendere in ogni momento.

Nato a Milano nel 1981, Armigero si trasferisce a Lodi dove frequenta il liceo Artistico “Callisto Piazza”. Studia successivamente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera dove lavora per alcuni anni come assistente al Dipartimento di Arti Visive. Porta avanti la sua ricerca artistica da più di dieci anni: il suo lavoro ha trovato espressione in progetti artistici site specific che prevedono installazioni di forte impatto scenografico realizzate a partire da oggetti di recupero, pittura, fotografia e scritte monumentali. Nel 2010 presso gli spazi dello Studio 14 di Lucca si è tenuta la sua prima mostra personale curata da Riccardo Bonini, e negli ultimi anni le sue opere sono state esposte nelle sale di Palazzo Trevisan di Padova in occasione del Premio Quotidiana11, ma anche alla Triennale di Milano e presso la Galleria Artra. Nel 2012 è stato selezionato tra i finalisti del Premio Terna. Seguono la mostra LavoroWorkVore e La Fine del Nuovo curate da Paolo Toffolutti (Villa di Toppo Florio, Buttrio), Rebus Naturae curata da Chiara Cardini (Ex Ospedale Soave, Codogno), 80’s (Centro BPL Arte, Lodi).

Nel 2015 ha inaugurato la mostra personale Zone d’ombra presso Placentia Arte, Piacenza e Apocalypse or whatever happens presso la Galleria Vanna Casati, Bergamo.

Nelle frasi criptate delle sue tele le parole sono ridotte di peso, dimensione e volume, sono testi piatti e allungati, resi illeggibili da questa deformazione, trasformati in un codice a barre ottico che torna a riprendere le sue proporzioni originali se visto di scorcio, in un’altra prospettiva, come in un’anamorfosi.